
Farina macinata a pietra di grano saraceno da agricoltura biologica.
Potrebbe contenere cereali contenenti glutine.
Conservare in luogo fresco e asciutto.
Origine: Italia.
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Per le sue caratteristiche nutrizionali e l'impiego alimentare, questo vegetale è stato sempre collocato commercialmente tra i cereali (è chiamato anche pseudocereale), pur non appartenendo alla famiglia delle Gramineae, in quanto il termine cereale non è botanico e scientifico bensì merceologico e letterario.
Il grano saraceno è ricco di Fe, Mg, K, Se, Zn, Cu e alcune vitamine del gruppo B. Inoltre ha un basso indice glicemico.
Nella macinazione a pietra il chicco del grano saraceno viene schiacciato tra due pietre, triturato e sminuzzato. La farina che otteniamo contiene al suo interno tutti gli elementi del chicco originale: dal cuore fino alla parte più esterna, la crusca. Inoltre la ridotta velocità di macinazione ne evita il surriscaldamento, permettendo di conservare al meglio le proprie caratteristiche organolettiche e nutrizionali.
Il grano saraceno (Fagopyrum esculentum) è una specie appartenente alla famiglia delle Poligonacee. L'epiteto esculentum viene dal latino e significa ‘buono a mangiarsi’. Il grano saraceno (o grano nero) deve il suo nome ai turchi, che avrebbero introdotto questa pianta in Grecia, grano saraceno significa dunque "grano dei turchi".
Recenti studi hanno indicato la zona dell'Himalaia orientale come probabile centro di addomesticazione primario. Nel tardo Medioevo la pianta raggiunse l'Europa arrivando sulle coste del mar Nero e poi in Germania dove è documentata nel XV secolo con il nome di Heenisch, cioè l'odierno Heidenkorn, vale a dire "grano dei pagani". Nel XVII secolo giunse in Svizzera dove è conosciuta con il nome di Heyden o Heidenkorn, mentre a metà del XVI secolo la pianta è documentata per la prima volta in Italia in un atto relativo alle proprietà della famiglia Besta di Teglio in Valtellina con il nome di formentone. La pianta venne in seguito introdotta nel Ducato di Modena nel 1621 ad opera del commerciante di origine ebraica Donato Donati.
La Fattoria Sociale coltiva il grano saraceno con il metodo biologico, che dopo raccolto viene portato in un molino umbro dove viene macinato con macine a pietra per fare la farina che verrà poi confezionata in atmosfera protetta per poter poi essere etichettata e venduta ai nostri clienti dai nostri ragazzi speciali che grazie al Progetto Raccolti di Comunità hanno un vero stipendio che favorisce la loro inclusione lavorativa.
Stuzzichini.
Gnocchi e gnocchetti.
Polenta.
Pizza.
Pane, focacce piadine e gallette.
Torte e biscotti.